Funnel di vendita
Sempre più spesso si sente parlare di funnel di vendita e di sistemi sofisticati per trasformare il traffico anonimo in contatto iscritto, Marketing Qualified Lead – MQL, e poi in cliente, Sales Qualified Lead – SQL. L’abilità di canalizzare il traffico verso una conversione sta tutta nel capire a che livello si trovano i contatti acquisiti per offrirgli il contenuto calzante al momento giusto tramite l’impiego della marketing automation.
Quando avvii un business la principale preoccupazione è come dare visibilità ai contenuti. In che modo, cioè, portare traffico al sito contenendo i costi di promozione. Non solo, possibilmente vorrai rendere il prima possibile la tua attività remunerativa con una strategia che sviluppi credibilità e fiducia nel tuo pubblico di riferimento.
Sicuramente, nel caso in cui il professionista voglia occuparsi di tutti i processi, verrà a sacrificarsi la parte creativa a causa, appunto, della carenza di tempo o di risorse. Con l’intervento tecnologico, cioè impiegando software di marketing automation, è possibile ottimizzare tutto questo e portare il proprio business a un livello superiore.
Cos’è un funnel di vendita
Dall’alto dell’imbuto (letteralmente la traduzione di funnel) fino al livello più stretto e più profondo del funnel di vendita o funnel di conversione è possibile seguire passo dopo passo il processo decisionale del cliente o buyer persona. Come?
Pensando in ottica di inbound marketing, dovrebbe essere sufficiente creare dei contenuti utili che risolvano le esigenze effettive e condividerli sui canali giusti con chiare call to action.
Automatizzando alcuni processi, si può sfruttare al massimo il content marketing per il raggiungimento di determinati obiettivi.
Senza dover spendere cifre da capogiro, la più popolare delle piattaforme di email marketing, Mailchimp, offre la possibilità di automatizzare le newsletter e il proprio content marketing in modo gratuito sotto i 2.000 iscritti al database.
Vantaggi della marketing automation
La marketing automation consente di distribuire questi contenuti in modo puntuale e personalizzato, integrandoli non solo con la newsletter ma anche, ad esempio, con i social network.
Un esempio è Facebook ma recentemente anche Linkedin che consentono entrambi di ottenere in modo rapido e con un investimento limitato nuovi iscritti interessati ai nostri contenuti (campagne lead generation). Con il remarketing, anche di Google, sarà quindi possibile accompagnare il lead attraverso i livelli più profondi del funnel.
Attività collaterali come gestire il blog, aggiornare i plugin, inviare newsletter e altro, sono indispensabili allo scopo ma richiedono tempo e competenze. In più possono distogliere l’imprenditore dall’obiettivo principale: realizzare il proprio servizio o prodotto.
Se hai dubbi o domande, compila il form qui sotto con la tua richiesta.